La Beata Vergine Maria

8 settembre

Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.
Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano, vieni!
Ct 4, 7-8

Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una pianta di rose su un torrente.
Sir 39, 13

Totus marianus est Carmelus. Questa tradizionale affermazione affonda le sue radici nel secolo XII, quando gli eremiti che vivevano sul Carmelo, desiderosi di assumere un assetto istituzionale, vollero essere ufficialmente chiamati Fratelli della Beata Vergine Maria: un titolo suggestivo, che richiama una consuetudine di vita spiccata e tenera. Ma procedendo a ritroso, scopriamo che già nel primo secolo dell’era cristiana esisteva sul Carmelo una cappelletta dedicata a Maria e che comunque il Carmelo era il monte della preghiera fin dai tempi del profeta Elia: vale a dire quasi trenta secoli fa! E ci piace ricordare che nella nuvoletta apportatrice di pioggia che Elia scorse dopo tre anni di siccità, l’esegesi medievale ha voluto vedere la prefigurazione di Maria, apportatrice della divina grazia dopo la lunghissima aridità portata dal peccato.
Il tratto mariano del nostro Ordine si è arricchito con il tempo di sempre nuove sfumature. Si può dire che ogni Santo Carmelitano ha colto e sviluppato uno degli aspetti della personalità della Madonna e lo ha vissuto, prolungando così nella Chiesa la inesauribile fecondità della Madre di Dio.

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