Sassuolo

Monastero di Sassuolo

Dove siamo:

Indirizzo: Via Montegibbio, 25 – 41049 – Sassuolo (Mo)

Tel. 0536 872013

Email: sassuolo@federazionereginapacis.it



Santa Teresa è soprattutto maestra di preghiera. Nella sua esperienza è stata centrale la scoperta dell’umanità di Cristo. Mossa dal desiderio di condividere questa esperienza personale con gli altri, la descrive in maniera vivace e semplice, alla portata di tutti, perché essa consiste semplicemente in «un intimo rapporto d’amicizia con Colui dal quale sappiamo di essere amati» (Vita 8, 5).

Lo svolgimento del lavoro con impegno e dedizione fa parte della professione religiosa
come servizio concreto alla comunità, condivisione della condizione comune, luogo di esercizio
nella donazione di sé alle sorelle.
Soprattutto con la produzione di ostie e il confezionamento di biancheria per altare, le
monache contribuiscono al fabbisogno della comunità, cercando di andare incontro anche alle
necessità altrui.
Oltre ai lavori ordinari del monastero (cucina, guardaroba, accoglienza, portineria, orto),
esistono poi compiti più delicati che riguardano la cura delle sorelle in formazione, come pure delle
sorelle anziane.

“Se la cura delle inferme, i vari servizi domestici e il lavoro – anche il
più umile -, equivale a servire l’Ospite divino che viene a dimorare,
a mangiare e a ricrearsi con noi, che cosa ci importa di attendere
ad un lavoro piuttosto che ad un altro?”. S. Teresa di Gesù – Cammino di perfezione

“Dunque, su, figlie mie! Non vi affliggete quando l’obbedienza vi
tenga occupate in cose esteriori: se attendete alla cucina, rendetevi
conto che il Signore si aggira tra le pentole, aiutandovi
interiormente ed esteriormente”. S. Teresa di Gesù – Fondazioni

OSPITALITA’
L’attenzione di Santa Teresa alla persona e la sua grande sensibilità costituiscono parte
fondante dell’eredità consegnata e trasmessa alle Carmelitane Scalze.
Seguendone le orme, la comunità accoglie quanti, singoli o gruppi, vengono per un
colloquio in parlatorio, un confronto o qualche giornata di ritiro.
In particolare la comunità offre:
 Ospitalità nella foresteria per un periodo di tempo concordabile
 Spazi d’incontro per attività e riunioni
 Incontri sulla spiritualità carmelitana e veglie di preghiera
 Condivisione quotidiana della Liturgia (Celebrazione Eucaristica, Lodi, Vespro )
 La chiesa aperta tutto il giorno, fino alla conclusione del Vespro

“Cercate, sorelle, per quanto possibile di essere affabili e di
comportarvi con tutte le persone che tratteranno con voi in modo
tale che amino la vostra conversazione, invidino il vostro modo di
vivere e di agire e non abbiano timore né si sgomentino della virtù”.
S. Teresa di Gesù, Cammino di perfezione

Il monastero di Sassuolo: le origini Prima fondazione: 1652 – 1798 Le Carmelitane Scalze arrivano a Modena per la prima volta nel 1652. Il monastero è fondato grazie alla generosità della marchesa Donna Matilde Beatrice Bentivoglio-d’Este, dama di corte del Duca Francesco I, che conosce ed ama gli scritti di S. Teresa di Gesù. Lei stessa compra alcuni edifici, in una zona della città, adattandoli a monastero, posto sotto il titolo di “S. Giuseppe e S. Teresa”: la solenne cerimonia d’inaugurazione avviene il 19 marzo 1652. In questo Carmelo entra nel 1674 entra la principessa Eleonora d’Este (1643 – 1722), figlia del Duca Francesco I che diviene, con la vestizione, suor Maria Francesca dello Spirito Santo. Eletta più volte priora della comunità, nel 1689 fonda il Carmelo di Reggio Emilia e nel 1693 rientra a Modena, dove muore il 24 febbraio 1722 in fama di santità. Il 19 giugno 1798 il Carmelo modenese viene soppresso dalla Repubblica Cisalpina e il monastero venduto: le monache sono costrette a trasferirsi altrove. Ri-fondazione: 8 marzo 1859 La principessa Maria Beatrice d’Austria – Este, sorella del Duca Francesco V, anche lei conquistata da S. Teresa, vuole riportare le Carmelitane Scalze a Modena. Mons. Cugini, Arcivescovo della città, per ringraziare Maria Immacolata di aver fatto cessare l’epidemia di colera, riapre la chiesa di “S. Giovanni del Cantone” con le offerte dei modenesi e la principessa ne compra gli edifici adiacenti per adattarli ad una comunità carmelitana: il monastero è inaugurato l’8 marzo 1859 sotto il titolo di “Maria Immacolata”. Dopo varie peripezie dovute alla “legge di soppressione” del luglio 1866, grazie all’aiuto della principessa M. Beatrice, terziaria carmelitana di Graz, le monache possono entrare definitivamente in possesso del monastero, dedicandolo a “Maria Immacolata e S. Giuseppe”. Durante i primi anni della seconda guerra mondiale la comunità rimane a Modena, anche se il monastero non ha sotterranei da poter utilizzare come rifugio ed è molto vicino all’Accademia Militare. Quando iniziano i grandi bombardamenti sulla città, il padre Provinciale cerca un luogo adatto per ospitare la comunità. Viene trovata una casa a Medesano, nel parmense, dove si trasferiscono tutte le monache fino alla fine della guerra, comprese alcune anziane bisognose di assistenza. Quando le sorelle tornano a Modena, il 26 maggio 1945, trovano il monastero requisito ed in parte affittato a famiglie di sfollati. Le monache possono utilizzarne solo una piccola parte, in cui si sistemano alla meglio, con grandi disagi e senza clausura regolare. Qualche anno dopo le Carmelitane tornano in possesso del loro monastero, ma l’edificio è completamente da ristrutturare e risanare. Da Modena a Sassuolo Nel 1954 il dottor Pietro Marazzi offre alle monache un terreno di sua proprietà a Sassuolo, provincia di Modena e diocesi di Reggio Emilia. Venduto il vecchio edificio nel 1956, la comunità viene ospitata dal dottor Marazzi, fino al termine della costruzione del nuovo monastero, nella sua villa di Baggiovara dove cominciano ad arrivare le prime postulanti. Il 2 giugno 1959 viene ufficialmente inaugurato il monastero e il giorno seguente Mons. Socche, Vescovo di Reggio Emilia, benedice la chiesa dando il benvenuto alla comunità.

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