Beata M. Candida dell’Eucaristia

memoria: 14 giugno

Effonde il mio cuore liete parole,

Chi mangia la mia carne

e beve il mio sangue

dimora in Me ed Io in lui.

Gv 6,56

Maria Barba nasce a Catanzaro il 16 gennaio 1884 da una distinta famiglia che poco dopo si trasferisce in Sicilia. Nel 1919, risolvendo con la fuga da casa l’accanita opposizione dei fratelli (che da quel momento in poi rifiuteranno di rivederla), entra nel Carmelo di Ragusa, e realizza così il desiderio che portava in cuore dall’adolescenza. In questo monastero, dove emette la professione solenne nel 1924, sarà diverse volte Priora e Maestra delle novizie.

La sua vocazione pienamente carmelitana viene arricchita – nel solco della viva spiritualità eucaristica di santa Teresa di Gesù – da una concentrazione di tutto il suo essere intorno al Sacramento dell’altare: tale attrazione coinvolge il suo pensiero (scriverà pagine bellissime sui tesori nascosti nell’Eucaristia dove Dio – afferma –  si dona a noi e si lascia possedere interamente),  i suoi affetti e tutta la sua persona: non appena le è possibile,  ama stare rivolta anche fisicamente in direzione del tabernacolo del monastero, e non ancora contenta, cerca di rendersi presente con il cuore ai tabernacoli di tutto il mondo.

Madre Maria Candida muore il 12 giugno 1949, Solennità della S.S. Trinità.

È stata beatificata il 21 marzo 2004 da Giovanni Paolo II a Roma.

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